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Cosa vedere in Alentejo

La vasta regione meridionale dell’Alentejo (che occupa con una superficie di 31.152 km2 circa 1/3 del territorio nazionale, ed ospita poco meno del 9% della popolazione portoghese) comprende, per un totale di 58 comuni, i distretti di Portalegre, Évora e Beja e parte dei distretti di Setúbal e di Santarém. Lambita dall’oceano Atlantico, confina con le regioni di Lisbona e Centro a nord, con la Spagna (Estremadura e Andalusia) a est, con l’Algarve a sud.

Alentejo: il territorio e informazioni

Il curioso nome della regione cui Évora è capoluogo, letteralmente significa “oltre il Tago” ed infatti, i suoi confini abbracciano tutti i territori a sud del fiume Tago, (ossia il“tejo” in lingua portoghese).

L’Alentejo, è una regione agricola, abitata da gente tranquilla ed ospitale, ancora fortemente legata alla tradizione ed ai ritmi della natura. La “monotonia” del territorio, caratterizzato da infiniti campi di grano, è rotta solo da qualche piantagione di albicocchi o olivi e da qualche dolce collina.

Sarebbe però superficiale ed errato classificare l’Alentejo, come una destinazione noiosa, dalle scarse attrattive. La più grande ed importante città della regione, è il capoluogo Évora. Sede di una prestigiosa ed antica università (fondata nel 1559). È talmente bella e caratteristica che dal 1986 è considerata “città–museo” e Patrimonio dell’umanità UNESCO per via dell’armoniosa presenza di edifici dagli stili architettonici più diversi: gotico, rinascimentale, manuelino, neoclassico, manieristico e barocco.

Abitata fin dall’epoca preistorica, come testimoniano diversi siti megaliti nei dintorni, la sua importanza crebbe notevolmente in epoca romana, quando divenne un fondamentale nodo viario e per l’abbondanza di granaglie prodotte (Plinio la cita con il nome di Ebora Cerealis).

Tra i secoli XV e XVI, divenne la seconda città del Portogallo e divenne sede di un palazzo reale e di un’università (avente sede in un palazzo costruito nel 1551 per volere del cardinale Infante Henrique divenuto poi re di Portogallo).

Cosa vedere e cosa fare nell’Alentejo

Tra i monumenti di maggiore interesse, è impossibile non citare il tempio romano periptero esastilo (con sei colonne sulla fronte), eretto in epoca augustea e probabilmente dedicato a Diana. Il tempio – che venne distrutto nel V secolo e fu restaurato nel XIX secolo – sorge su un alto podio (alto quasi 3,50 m) e ha massicce colonne in granito locale caratterizzate da 15 scanalature.

La cattedrale, , è invece, il più importante monumento medioevale. Edificata nel XIII secolo ricorda, per la sua imponenza, una chiesa–fortezza edificata, caratterizzata dalla presenza di due torri (asimettriche) e di un transetto merlati. Dall’aspetto gotico, è la più grande cattedrale del Portogallo e si contraddistingue per una notevole lanterna centrale, risalente alla fine del Duecento.

All’interno della Sé, è stato allestito il Museu de Arte Sacra de Évora, che tra tanti tesori, custodisce il “Santo Lenho”, in argento dorato tempestato di pietre preziose, e il trittico di avorio (del XII secolo) con scene della Vergine, noto con il nome di “Virgem do Paraíso”.

Altri edifici religiosi che meritano di essere visitato sono: l’Igreja da Graça – eretta nel XVI secolo, durante il regno di D. João III, dalla facciata manierista e dalle forme palladiane – e l’Igreja São Francisco, perfetto incontro stile gotico e moresco e porta d’accesso alla nota e lugubre Capela dos Ossos, risalente ai secoli XVI–XVII. Fu costruita per volere di un monaco francescano che pensò di rivestirla di ossa umane con l’intento di “spingere” i fedeli a riflettere sulla brevità e la fragilità della vita umana.

A testimonianza degli antichissimi insediamenti umani, poco distante dalla cittadina sorgono: Dolmen de Valverde e Gruta de Escoural – una tomba megalitica alta 6 metri e una grotta con incisioni rupestri – e il sito

Menhir dos Almendres: qui, si può ammirare un menhir isolato alto 2,5 metri, risalente al megalitico. Poco lontano vi è invece un “cromelech”, ossia una serie di ben 96 monoliti disposti secondo una ellissi.

Altra cittadina dell’Alentejo degna di menzione Beja, centro commerciale ed economico del Baixo Alentejo posta, in una posizione suggestiva, su una altura.

Importante città romana col nome di Pax Julia, fu presa dagli arabi nel VII secolo e riconquistata nella prima metà del XII. Il centro storico cittadino, un tempo cinto da mura, è dominato dal Castello (con le vestigia delle mura medioevale)e dalla Torre di Menagem (alta 40 m, della fine del XIII secolo) e racchiude notevoli architetture civili e religiose come la cattedrale di Sâo Tiago, Santo Anaro chiesa oggi sconsacrata, sede di un museo civico lapidario (raro esempio di arte protoromanica portoghese), il Convento de Nossa Senhora de Conceiçao (fondato nel 1467, e completato dal Museu da Reina dona Leonor e da una chiesa barocca).

Poco lontano da Beja vi sono le rovine di Pisoesin cui gli scavi hanno riportato alla luce i resti di una villa romana con meravigliosi pavimenti a mosaico,colonne e calidarium.

Spostandoci 30 km più a sud, invece, si raggiunge Mertola, importante cittadina dominata da un castello che svetta sul fiume Guadiana. Merita sicuramente una visita la Igreja Matrix, un tempo moschea degli Almoravidi, caratterizzata da una modesta torre campanaria ornata di pinnacoli, da porte con archi a ferro di cavallo e dal “mihrab” la nicchia che indica la direzione della “Mecca”.

Nei sotterranei della “Camara Municipal” si può visitare il Museo Romano (custodisce i resti di una casa romana ed altri reperti archeologici e antiche statue), mentre nell’antica chiesa della Misericordia è ospitato il Museu Islamico e de Arte Sacra, con statue di terracotta e legno, paramenti sacri, ceramiche, monili, iscrizioni e lapidi.

Infine, gli amanti del mare, apprezzeranno la bellezza incontaminata della costa alentejana, dove spiagge mondane si alternano ad ameni e selvaggi paradisi, nascosti dalle rocce. Tra le spiagge più belle, perfette anche per gli amanti delle onde, si segnalano Se da Tróia e la Praia da Ilha do Pessegueiro (situata di fronte all’isola a cui deve il nome), Porto Covo, Galé, Melides, Santo André, Milfontes, Vilanova de Milfontes, Almograve e Zambujeira do Mar.

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