Cosa vedere nelle Azzorre
Le Azzorre (in portoghese Açores) sono un arcipelago di origine vulcanica formato da formato da nove isole principali (superficie totale: 2335 km2): São Miguel (la principale: 747 kmq), Pico, Terceira, São Jorge, Faial, Flores, Santa Maria, Graciosa e Corvo e da numerosi isolotti.
Le Azzorre: informazioni sul territorio
Le nove isole sono suddivise in tre gruppi:
- Il gruppo orientale (Grupo Oriental) di São Miguel, Santa Maria e gli isolotti Formigas
- Il gruppo centrale (Grupo Central) di Terceira, Graciosa, São Jorge, Pico e Faial
- Il gruppo occidentale (Grupo Ocidental) di Flores e Corvo.
Situate nel cuore dell’Oceano a ben 1403 km dal Portogallo continentale e distanti 905 km da Madeira, costituiscono una regione autonoma e, con ogni probabilità devono il loro nome ad un volatile, l’astore (açor in portoghese), che al momento della scoperta delle isole, si supponeva piuttosto diffuso. Va però detto, che molti storici affermano che il nome richiami il termine azures (in portoghese antico era il plurale di azzurro) in quanto viste da lontano le isole assumono le tonalitù del blu.
Seppure, come dimostrano diversi reperti rinvenuti sull’isola, i Cartaginesi per primi giunsero sull’isola, la scoperta ufficiale avvenne nel 1427, grazie a Gonçalo Velho, uno dei capitani al servizio di Enrico il Navigatore.
L’isola, destinazione turistica balneare è servita da diversi piccoli aeroporti – Aeropuerto Juan Pablo II (IATA: PDL), Aeropuerto de Lajes (IATA: TER) Aeropuerto de Horta (IATA: HOR) Aeropuerto de Santa María (IATA: SMA) Aeropuerto de Corvo (IATA: CVU), Aeropuerto de Flore (IATA: FLW), Aeropuerto de Graciosa (IATA: GRW), Aeropuerto de Pico (IATA: PIX) e Aeropuerto de São Jorge (IATA: SJZ) . È dunque facilmente raggiungibile sia dal Portogallo che dal resto d’Europa.
Natura selvaggia, rigogliosa ed incontaminata, spiagge da cartolina, sole tutto l’anno tradizioni senza tempo: questo e molto altro sono le Azzorre. Circondate da un alone di magia e mistero, le Azzorre, sono una destinazione unica e meravigliosa, lontana dai soliti circuiti turistici, che può vantare oltre ad un incredibile patrimonio naturale, anche un inestimabile patrimonio culturale e artistico.
Cosa vedere e cosa fare nelle Azzorre
La città principale delle Azzorre è Ponta Delgada, sull’isola di São Miguel: vi incanterà, oltre che per i suoi paesaggi, per le sue porte e le sue architetture civili e religiose e per la sua interessante offerta museale.
Tra le isole, una delle più belle è senza dubbio Terceira (superficie di 396,75 km2, con le sue casette tradizionali, i suoi pittoreschi borghi di pescatori ed i suoi paesaggi unici (l’isola è composta da quattro sovrapposizioni stratovulcaniche costruito al di sopra di una spaccatura geologica). Il litorale settentrionale si presenta roccioso e ricco d’insenature. La costa meridionale, invece, è sabbiosa. L’entroterra, ideale per camminate ed escursioni, è un susseguirsi d pascoli, vigneti e bellezze naturali uniche: come il lago di Caldeira de Guilherme Moniz, il più grande specchio d’acqua dell’arcipelago, il vulcano Serra de Santa Bárbara.
Bellissimo è anche il capoluogo: Angra do Heroísmo (“scalo universale dei mari occidentali” in quanto qui erano solite rifornirsi le navi dirette e provenienti dalle Americhe e dal Brasile), con il centro storico classificato dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, la chiesa manierista di Nossa Senhora da Guia, il Museo di Angra, il Palàcio dos Capitães Generais,e il museo del vino di Biscoitos. L’isola è famosa per la tourada a corda (corrida con corde), che si tiene ogni anno da maggio a settembre.
Sulla punta nord–est dell’Isola di São Jorge, troviamo Il Parco Forestale das Sete Fontes, caratterizzato dall’esotico fascino dei cedri giapponesi e delle felci giganti: imperdibile per gli amanti della natura allo stato puro. Molto bello è anche il Parco Forestale di Silveira (nelle vicinanze di Ribeira Seca, nella parte centrale dell’Isola).
L’isola di Pico, con l’omonimo monte (che è precisamente la punti di un vulcano), 2.351 m, vanta la cima più alta dell’arcipelago e di tutto il Portogallo.
Alle pendici del monte si trova il “Paesaggio della cultura vinicola dell’isola Pico”, classificato dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità. Si tratta di un grande vigneto diviso in lotti (currais) protetti da mura (paredes, murinhos) costruiti con blocchi di basalto.