Storia
La storia del Portogallo è ricca e variegata, caratterizzata da momenti di grande splendore, periodi di conflitto e rinnovamento continuo: posizionato all’estremità sudoccidentale dell’Europa, lo Stato ha svolto un ruolo significativo nella storia del continente e nel mondo, essendo una delle nazioni pioniere dell’era delle scoperte.
L’antichità e l’era romana
Le prime tracce di civilizzazione in Portogallo risalgono a oltre 30.000 anni fa, durante il Paleolitico. Gli Iberi, un gruppo di tribù indigene, abitavano la regione quando i Fenici e i Greci arrivarono per stabilire rotte commerciali nell’VIII secolo a.C. Tuttavia, il primo dominio stabile arrivò con i Romani nel II secolo a.C. Durante questo periodo, conosciuto come Lusitania, le città di Lisbona e Porto furono fondate e la regione si sviluppò culturalmente e infrastrutturalmente.
Le invasioni barbariche e il periodo islamico
Dopo la caduta dell’Impero Romano nel V secolo d.C., il Portogallo fu invaso da diverse tribù germaniche, tra cui i Suebi e i Visigoti. Questo periodo fu seguito dall’arrivo dei Mori dall’Africa del Nord nel 711, inaugurando l’era islamica della regione. Questo periodo, durato fino al XII secolo, ha lasciato una forte influenza sulla cultura e l’architettura del Portogallo.
La Reconquista e la nascita del Regno del Portogallo
La Reconquista, un movimento cristiano per riprendere il controllo della penisola iberica, ha iniziato nel XI secolo. Durante questo periodo, il conte Enrico di Borgogna ricevette il controllo della contea del Portucale (Portogallo) dal re di León come ricompensa per il suo aiuto contro i Mori. Alla morte di Enrico, suo figlio, Alfonso Henriques, si autoproclamò re del Portogallo nel 1139, iniziando il regno del Portogallo come nazione indipendente.
L’era delle scoperte
Il XV e il XVI secolo rappresentarono l’Età dell’Oro del Portogallo, conosciuta come l’Era delle Scoperte. Durante questo periodo, navigatori portoghesi come Vasco da Gama, Bartolomeo Diaz e Ferdinando Magellano esplorarono il mondo, stabilendo rotte per l’India, l’Africa, il Brasile e l’Estremo Oriente. Il Portogallo divenne una potenza globale, con un impero che si estendeva in Africa, America, e Asia.
Il declino dell’impero e l’occupazione spagnola
La fortuna del Portogallo ha iniziato a diminuire nel XVII secolo, in parte a causa della morte del giovane re Sebastião durante la battaglia di Alcácer Quibir nel 1578. Questo portò a una crisi di successione che culminò nell’Unione Iberica nel 1580, quando il Portogallo fu unito alla corona spagnola. Questo periodo, durato fino al 1640, è stato segnato da conflitti e declino economico.
La Repubblica e l’era moderna
Il Portogallo è diventato una repubblica nel 1910, seguito da un periodo di instabilità politica con vari colpi di stato e dittature, tra cui quella di António de Oliveira Salazar, che ha governato il paese dal 1932 al 1968 nel periodo noto come “Estado Novo”. La Rivoluzione dei Garofani nel 1974 segnò la fine della dittatura e l’inizio della democratizzazione del Portogallo. Negli anni successivi, il Portogallo si è sforzato di modernizzare la sua economia e infrastruttura, aderendo all’Unione Europea nel 1986.
Oggi, il Portogallo è un paese democratico stabile con un’economia in crescita. Sebbene piccolo in termini di dimensioni, la sua ricca storia e il suo patrimonio culturale lo rendono un attore significativo sulla scena europea e globale. La storia del Portogallo continua a influenzare la sua gente, la sua politica e la sua posizione nel mondo.